Ucraina, come posso ospitare i profughi in arrivo in Italia?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ucraina, come posso ospitare i profughi in arrivo in Italia?

bandiera ucraina

I Comuni di varie città italiane si stanno adoperando per offrire ai cittadini la possibilità di ospitare dei profughi dall’Ucraina.

Più di un milione e mezzo di profughi. Questi i drammatici numeri della guerra che si sta attualmente svolgendo in Ucraina. Dallo scorso 24 febbraio, questi sono i numeri dell’emergenza umanitaria attualmente presente in Europa. La fuga che si sta svolgendo, a detta di Filippo Grandi, l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, è “la crisi di profughi più veloce in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”. Parole che non fanno presagire nulla di buono, oltre a delineare la drammatica situazione degli ucraini.

In Italia sono giunti 14.237 cittadini ucraini. Parliamo di 7.052 donne, 1.459 uomini e 5.726 minori. Le destinazioni principali, a detta del Viminale, sembrano essere “Roma, Napoli, Bologna e Milano”, dove gli ucraini raggiungono i loro familiari e conoscenti presenti sul suolo italiano.

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bandiera ucraina
La bandiera dell’Ucraina

In che modo posso ospitare i profughi ucraini?

Chi volesse ospitare gli ucraini in fuga dalla guerra può farlo in diversi modi. I Comuni di molte città stanno attivando delle modalità per rendere possibile tale supporto, anche tramite collaborazioni con organizzazioni quali Croce Rossa o Caritas. I cittadini italiani che vogliono accogliere i profughi ucraini possono rivolgersi alla prefettura del Comune di residenza, o monitorare i siti del Comune, della Regione e delle organizzazioni che operano sul territorio, in modo da vedere se sono state attivate delle iniziative specifiche.

I milanesi possono contattare il Consolato ucraino, che ha attivato un ufficio per raccogliere le segnalazioni dei profughi in arrivo e le disponibilità dei cittadini ad accoglierli. In alternativa, si può contattare Caritas ambrosiana all’indirizzo mail [email protected]. La mail da contattare se si è di Roma è [email protected], per mettersi in contatto con la task force capitolina. A Lucca, ci sta pensando la Caritas, tramite la mail [email protected]. Nella città di Bologna, si può contattare la mail [email protected]. A Napoli, invece, basta visitare il sito del Comune di Napoli.

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ultimo aggiornamento: 7 Marzo 2022 20:07

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